Selezione Brandy

L’Italia produce ottimi Brandy, potendo contare su una tradizione enologica millenaria, ma il distillato nazionale, riconosciuto a livello mondiale è la Grappa.
L’inizio della moderna distillazione in Italia risale al 1773 con l’arrivo a Marsala di Jonh Woodhouse che decise di fortificare l’eccellente vino locale, il perpetum, con l’aggiunta di un distillato di vino.
L’imprenditore voleva riprodurre un vino con le caratteristiche organolettiche simili al Porto e al Madeira, per soddisfare il mercato inglese assetato da sempre di vini dolci fortificati.
L’idea era di ovviare alla loro periodica penuria, dovuta alle ricorrenti guerre fra Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra.
L’intuizione, dopo alcune difficoltà, si tramutò in un ottimo affare per le casse di Woodhouse che prese a produrre il vino (Marsala all’uso di Madeira).
Nel 1806, intuite le potenzialità del mercato siciliano, arrivò Benjamin Ingham e nel 1812 suo nipote Joseph Wittaker che contribuirono ulteriormente ad incrementare la distillazione di un acquavite di vino, sempre ad uso esclusivo della fortificazione del vino, come già accadeva con il Brandy spagnolo.